"L'Ottava Vibrazione" di Carlo Lucarelli Einaudi Stile libero/Big - pp. 468 € 19,00

pubblicato anche dal quotidiano la Repubblica e dal Club degli Editori

è stato tradotto anche in Francia

Massaua, 1896. Nel catino rovente di una città sensuale e cosmopolita tutti i destini si intrecciano. Mentre un detective non autorizzato è ossessionato dalla ricerca di un assassino di bambini, uomini, donne e soldati precipitano, senza saperlo, verso il proprio destino. Verso la piú colossale disfatta che il colonialismo europeo abbia subito. La battaglia di Adua. Un grande romanzo di guerra e d'amore. E di delitti.




Una storia epica rinasce dall'ombra del passato e irrompe in una luce cupa e visionaria, splendida e dannata. Tutte le voci, i dialetti e le lingue, sono il tessuto di un romanzo corale dove inferno e salvezza abitano insieme. Gli amori i tradimenti i deliri e le perversioni piú folli si intrecciano all'innocenza piú pura, l'arroganza dei potenti vive accanto alla comunità degli umili, la magia e il quotidiano si fondono.
Lo scrittore che ha rinnovato il noir italiano porta la propria indagine della «metà oscura» dell'anima in un nuovo, inesplorato terreno.

Dove una pagina oscura della nostra storia diventa leggenda.






Uscito anche in edicola con La Repubblica e L'Espresso nella collana Noir italiano 2009

http://temi.repubblica.it/iniziative-noir09/

L'incipit:


Tutte le volte che si allentava il nodo della cravatta, il signor Cappa batteva l’unghia del pollice contro la superficie inamidata del colletto. Agganciava il nodo con l’indice, tirava piano verso il basso e poi, sempre, un piccolo colpo con la punta del pollice sulla cellulosa irrigidita, un piccolo colpo secco, all’indietro, come per lanciare una biglia, tutte le volte. Non serviva a niente, non aveva significato, e se anche gli avessero chiesto il motivo per cui lo faceva lui non avrebbe saputo cosa rispondere, perché non si era mai accorto nemmeno di farlo.
Vittorio Cappa alza la testa e guarda la ventola che gira lenta, appesa al soffitto della baracca. Si appoggia con le spalle allo schienale di legno della poltroncina girevole, e per un attimo sembra che il cigolio delle giunture della sedia sia uscito dalla sua bocca aperta, acuto come il grido di un uccello. Invece voleva solo sospirare, lanciare un fiato umido e denso, tutto di gola, lanciarlo lontano, lanciarlo fuori dal suo corpo caldo, fuori da quella baracca afosa, fuori da Massaua, via, veloce, fino al mare, ma gli pare di non riuscire a spingerlo che appena fuori dalle labbra, impastato, fuso, con quell’aria bagnata e rovente che neanche le pale della ventola potevano spostare.



Gli altri titoli erano:

23 giugno 2009 - Niccolò Ammaniti: Come Dio comanda
7 luglio 2009 - Carlo Lucarelli: L’ottava vibrazione
14 luglio 2009 - Corrado Augias: Il fazzoletto azzurro
21 luglio 2009 - Giancarlo De Cataldo: Onora il padre
11 agosto 2009 - Margherita Oggero: Qualcosa da tenere per sé
18 agosto 2009 - Loriano Macchiavelli: Sarti Antonio. Di nero si muore
30 giugno 2009 - Andrea Camilleri: Il campo del vasaio
28 luglio 2009 - Giorgio Scerbanenco: Traditori di tutti
4 agosto 2009 - Gianrico Carofiglio: Ad occhi chiusi
25 agosto 2009 - Valerio Varesi: La casa del comandante