"Tracce Criminali" di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi
- € 15,00 (Strade Blu - Arnoldo Mondadori
Editore 2005) Pagine 210 - ISBN 8804551399
"Tra i primi lanci dell'ANSA ce n'è
uno dell'alba di lunedì 31 agosto 1997.
Compare
sullo schermo dei computer dei giornali
alle
quattro e cinquantacinque, preceduto
da sigle
oscure come codici di guerra che indicano
orari e provenienze. Ventitré righe
in Courier
New corpo dieci, il bordo sinistro
frastagliato
dagli a capo e un errore di battitura
a riga
otto. Incio-dente, al posto di incidente."
Che cosa annuncia quell'ANSA di un
mattino
d'estate di alcuni anni fa? È la notizia
della morte di Lady Diana Spencer,
a tutti
nota come Lady D., ex moglie del principe
Carlo d'Inghilterra, in una tragedia
automobilistica
avvenuta nella notte. Ma si tratta
davvero
solo di un incidente? O quel piccolo
refuso,
che diventerà l'emblema del caso, indica
che ci si trova di fronte a una vicenda
per
molti versi oscura? Sul paraurti della
Mercedes
in cui viaggiavano Diana e il suo amante
Dodi Al Fayed vengono ritrovate tracce
di
vernice: appartengono a una Uno bianca
che,
secondo alcuni testimoni, li inseguiva,
secondo
altri, li precedeva nel tunnel di Parigi
dove si è verificata la sciagura. Che
ruolo
ha avuto quella misteriosa automobile
e perché
i testimoni riportano versioni così
discordanti
dei fatti? Quali altre tracce possono
aiutarci
a sciogliere il giallo della morte
di una
principessa che tutti hanno amato per
la
sua bellezza e i suoi occhi tristi?
Un caso
celebre e «imperfetto» che solleva
ancora
molti interrogativi. Come quelli di
Ferdinando
Carretta e di Michele Profeta o l'incredibile
sequenza di omicidi degli Washington
Snipers.
Carlo Lucarelli, scrittore di noir
e grande
indagatore dei tanti misteri che hanno
segnato
la nostra storia, e Massimo Picozzi,
psichiatra
e criminologo, impegnato con le forze
dell'ordine
in molte delle indagini più controverse
degli
ultimi anni, raccontano alcuni clamorosi
e spesso ambigui episodi di cronaca
nera
e ne traggono lo spunto per mostrare
quanto
siano determinanti, nella soluzione
dei delitti
più intricati, un'accurata rilevazione
e
un'attenta analisi delle tracce. Dalle
impronte
digitali ai liquidi biologici e al
sangue,
dalle fibre alle tracce elettroniche
lasciate
dai telefoni cellulari, gli autori
ricostruiscono
la fìtta trama in cui l'attività degli
investigatori
sulla scena del crimine s'intreccia
con quella
degli scienziati e dei tecnici nei
laboratori.
Perché solo dalla loro collaborazione
delle
semplici tracce di vernice bianca,
come nel
caso dell'"incidente" di
Parigi,
potrebbero diventare vere e proprie
"prove
d'accusa", capaci di restituirci
la
verità sulle più terribili storie di
sangue.
|
|