"Scena del crimine " di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi (Arnoldo Mondadori Editore 2005)
anche nella versione tascabile e Mondolibri


Un criminologo e uno scrittore appassionato di gialli, già coppia
collaudata con il precedente Serial killer, entrano direttamente nella Scena del crimine. Massimo Picozzi ha messo in campo la sue esperienza di psichiatra e la sua competenza tecnica, Carlo Lucarelli la sua penna brillante e la passione per le storie criminali.



Dice Lucarelli in un'intervista: "La scena è sempre stata importantissima per le indagini: se pensiamo ai vecchi gialli della cronaca ci ricordiamo quanto si sia parlato delle impronte di sangue nell'appartamento di via Poma. Oppure di quanto si sia discusso intorno alla posizione del corpo di Simonetta Cesaroni. Non c'è mai stato un delitto in cui non si sia parlato della scena del crimine. Piuttosto, dieci anni fa la polizia scientifica aveva mezzi più rudimentali. Ma da sempre il mistero del delitto si è accompagnato alla scena del crimine. E non soltanto nel casi di cronaca, anche nell'immaginario: da Sherlock Holmes ad Agatha Cristie, che partivano sempre dal luogo del delitto". Carlo Lucarelli, grande scrittore di noir, autore e conduttore di trasmissioni televisive come Misteri in blu e Blu notte, e Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, che ha condotto programmi di grande popolarità come SK. Predatori di uomini e Giallo 1, tornano insieme, dopo il successo di Serial killer, per raccontarci i grandi casi di cronaca nera che hanno insanguinato questi ultimi anni e per descriverci il modo in cui investigatori e scienziati forensi ne sono venuti a capo ricorrendo alle più attuali tecniche investigative. Dalla morte della contessa Vacca Agusta allo schianto di Luigi Fasulo nel grattacielo Pirelli di Milano; dal micidiale attentato al palazzo del Fbi di Oklahoma City alla storia di Harold Shipman, il medico inglese autore dell'omicidio di centinaia di pazienti, Lucarelli e Picozzi ricostruiscono passo passo quali sono le tecniche e le strategie a cui gli inquirenti ricorrono dal momento del loro arrivo sulla scena del crimine e illustrano i principi scientifici e gli strumenti che sono necessari perché un investigatore possa dare una risposta a ognuna di quelle sei domande che segnano il tracciato obbligato di ogni indagine.
Perché in tutti i delitti il criminale lascia sempre una traccia, una prova che lo lega alla sua vittima.
Quella traccia bisogna trovarla, bisogna saperla riconoscere. Perché è proprio lì, sulla scena del crimine.