"Nikita" appare per la prima volta in una raccolta di racconti "I Delitti del Gruppo 13" (Metrolibri 1992) - esiste anche una versione francese.
successivamente il racconto fu stampato da solo nelle seguenti versioni:
"Nikita" Granata Press 1994) edizione speciale
"Nikita" (EL, 1997 ed edizioni successive)
esistono anche una versione francese e tedesca
La versione francese: "Jolies Jambes Nikita" Belle gambe Nikita
La versione tedesca: "Das Mädchen Nikita" la ragazza Nikita

In questo racconto si incontrano per la prima volta Coliandro e Nikita (Simona Stanzani)

sul sito dalla stessa Simona Stanzani viene raccontato l'incontro in discoteca che ha ispirato Carlo Lucarelli nel creare il personaggio..

L'Ispettore Coliandro, goffo poliziotto relegato alla buoncostume e memore di un passato glorioso d'azione con il nucleo investigativo si ritrova suo malgrado ad indagare su un omicidio nell'ambiente punk-alternativo, ad opera di alcuni skinhead. Non sapendo niente di quell'ambiente cerca di coinvolgere una studentessa Psychobilly, Simona Stanzani (ma ve'!) chiamata Nikita da - dice lei - "due imbecilli" una sera, e a chiedere informazioni sui sospetti e su quell'ambiente del quale e' frequentatrice. Ovviamente lei non e' molto d'accordo ma tra una fuga e l'altra, un ceffone e una rissa I due si ritrovano braccati e braccatori in un continuo avvicendarsi di eventi.
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Cosi' inizia la storia e cosi' nasce Nikita, il personaggio che gia' impersonai a scuola per carnevale quello stesso anno che conobbi l'autore, Lucarelli, alla discoteca Albert Hall vicino a Modena. Avevo 21 anni ed ero nel pieno della mia animale psychobillia, la prima volta che c'incontrammo era alla chiusura estiva della discoteca e io ero talmente devastata (=ubriaca) che non ricordo neppure di avere incontrato ne' Carlo ne' il suo amico (proprio i due "imbecilli" che mi hanno chiamata "nikita"). Dopo un anno li rividi sempre all'Albert Hall ove lui mi racconto' di come mi avesse conosciuto e fosse rimasto ispirato dal mio "Pogo" selvaggio e dalle performance comiche che facevo in pista ballando con le mie amiche. Ridendo e scherzando finii con l'uscire con il suo amico (sempre quello) e a frequentare amicizie comuni, mentre lui continuava e continua ancora a scrivere nuovi episodi.
Ora abito a Los Angeles (o a Tokyo?) e non li vedo piu' tanto spesso, ma anche se sono invecchiata e mi sono cresciuti i capelli sento ancora quell'ardor ch'entro mi rugge: nonostante tutti i miei sforzi per essere normale restero' sempre una punkina14enne o una psycho (patica) di 21, una romantica Teddy Girl, una motociclista pazza o un cartone animato giapponese. O un personaggio di romanzi gialli.
NIKITA



La prima edizione di "Nikita" è stata pubblicata nell'antologia collettiva "I delitti del Gruppo 13" (Granata Press / Metrolibri, 1992)

L'edizione con la copertina blu della Granata Press qui riportata era una edizone fuori commercio.
Così nell'interno del libretto: La presente edizione fuori commercio - bestiale! - è destinata:
- agli amici di Coliandro,
- agli amici di Carlo Lucarelli,
- agli amici del settimanale "Mongolfiera",
- agli amici della collana "Nervi",
- agli amici di Granata Press.

Alta, calze a rete con un buco da una parte, anfibi neri ai piedi, mini mozzafiato, belle gambe. belle davvero. Segni particolari: punk dichiarata. Si chiama Nikita, e non guarda in faccia a nessuno.

Imbranato, un tantino presuntuoso. E tenero. Tenerissimo. Di professione poliziotto. Indossa una cravatta gialla su una camicia scura. Uno schifo. Il suo nome è Coliandro.
I due si incontrano per caso e inizia l'avventura.
Esplosiva.