"Mistero in Blu" (Einaudi Tascabili Stile Libero)
"Sono storie di donne e di uomini, di persone
e non di personaggi. Sono storie che bisogna
raccontare e continuare a raccontare, finché
non si risolvono. E se gli espedienti della
narrativa servono a rendere più vive le emozioni
e il carattere di queste persone, tanto meglio"
Questo libro, assolutamente unitario per
il timbro e il tono inconfondibile della
voce che narra - una voce indagatrice e chiara,
eppure anche un po' roca e pienamente narrativa
-, raccoglie sette "casi" tratti
dalle fortunate trasmissioni "Mistero
in Blu" e "Blu Notte, del 1998
e del 1999, che Lucarelli ha condotto dagli
schermi di RAI 2 e RAI 3. Si tratta di crimini,
quasi sempre, in cui il colpevole non è stato
ancora trovato, in cui il mistero è dunque
una delle chiavi per entrare. Non certo l'unica:
perchè la voce di Lucarelli (unita a quella
del partner, il commissario Silio Bozzi della
Scientifica), indagando il buio del crimine,
con l'attenzione di sempre dell'autore per
la "metà oscura" del reale, mette
a nudo l'anima di una città, connette l'eccezione
del delitto alla normalità di cui tutti facciamo
parte. E si rimane più che mai avvinti, sulla
pagina, seguendo Lucarelli nella più difficile
delle imprese, per qualunque narratore: impedire,
a nome di tutti noi che leggiamo, che il
buio, il silenzio e la morte - esemplificati
al livello più alto dall'omicidio brutale
di una vittima indifesa - abbia una volta
per tutte ragione di noi.
1. Francesca. Il "caso Alinovi"
2. Antonella. Il "caso Falcidia"
3. Max. Il "caso dei pesciolini rossi
4. Alessandra. Il "caso Vanni"
5. Alvise. Il "caso Di Robilant"
6. Mimmo, Gemma e Angela. Il "caso della
strage di via Caravaggio"
7. Giuliano ed Enrico. Il "caso degli
Uomini d'oro"
Ringraziamento
Questo libro nasce da Mistero in blu, un programma trasmesso da Rai2, che poi
si è trasferito su Rai3 trasformandosi in
Blu Notte. Alla sua realizzazione hanno lavorato molte
persone che volgio ringraziare. Dal direttore
di Rai2, Carlo Freccero, e dalla sua capostruttura
Simona Gusberti, che l'hanno voluto, ai loro
omologhi di Rai3 Francesco Pinto e Gabriella
Carosio che hanno continuato a crederci.
E poi, Leandro Leandri e Giuliana Catamo
che l'hanno curato, Daniele Cini, Igor Skofic
e Franco Silvestri che l'hanno diretto, Fulvio
e Sandro che l'hanno filmato, giornalisti
locali, le redazioni di Rai2 e Rai3, Capital
Video e Eta Beta che l'hanno prodotto. E
ringrazio naturalmente Paola De Martiis,
Alessandro Riva, Lorenzo Viganò e Silio Bozzi,
per tutte le ore passate insieme tra autopsie,
verbali, interrogatori e sopralluoghi tecnici,
a cercare il modo di raccontare tutto.
C.L.
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