"Lupo Mannaro ", pubblicato da Theoria nel 1994 (a Lit. 10000), è stato ristampato da Einaudi nel 2001 (a Lit 15000). Nel 2009 è stata cambiata la copertina.
pp. 86 - € 9,00 - ISBN 9788806200282
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qui anche in una versione del Club degli editori insieme ad Almost Blue

Tradotto anche in francese, inglese, tedesco, russo e altre lingue.

Lupo mannaro è il primo serial thriller dell'Italia berlusconiana. Mentre sullo schermo si agitano le ragazze di Ambra, decine di giovani prostitute sono uccise da un killer imprendibile, perché privo di qualunque senso di colpa. "La domanda non è perché, ma perché no", dice, al commissario Romeo, suo inseguitore. "L'unica cosa che non so è perché le mordo".
E' il primo romanzo in cui appare Grazia Negro.
Lupo Mannaro è una storia che vede principalmente antagonisti un serial killer, l'ingegner Velasco, e il commissario Romeo. Non potrebbero essere più diversi: impeccabile, rispettabile, buon padre di famiglia, dedito al bene dell'Azienda o del Paese l'ingegner Velasco. Minato da una malattia rarissima o forse "solo" follemente nevrotico, con un matrimonio a pezzi e un passato di sinistra per forza di cose poco presentabile, il commissario.
Il "Lupo mannaro", così perbene nella vita ufficiale, nei suoi raptus omicidi morde a sangue le vittime.
E il commissario Romeo, così casinista, oscuro a se stesso ("devo chiarirmi" è il suo ritornello preferito) rimarrà nel cuore dei lettori.
Al suo fianco cresce durante la storia la figura di Grazia Negro che vedremo affrontare in altri romanzi altre avventure...



Asciutto, perverso e febbricitante, torna il romanzo che dà inizio alla serie di Grazia Negro. Il Lupo mannaro, primo serial killer «animale» di Lucarelli, precede l'Iguana di Almost Blue e il Pitbull di Un giorno dopo l'altro, icona maledetta di un'Italia malata e criminale nell'anima.

Un serial killer sulla via Emilia. Di notte sbrana a morsi giovani prostitute, di giorno fa l'imprenditore e il politico di successo, difensore appassionato della famiglia e dell'ordine.

L'ingegner Velasco è un killer del tutto privo di sensi di colpa, dunque imprendibile. Al commissario Romeo che lo insegue senza poterlo fermare Velasco dichiara che sí, certo che uccide le sue vittime a morsi, anzi: «La domanda non è perché, ma perché no». Romeo è un perdente, non molto affidabile: è minato, forse, da una malattia rarissima, ha un matrimonio a pezzi e un passato di sinistra poco presentabile. Velasco è un vincente.
Un impeccabile padre di famiglia, dedito al bene dell'Azienda. Nella ricca e mutante Italia degli anni Novanta, il rapporto tra i due è il cuore di un noir dove tutto è capovolto, allucinato, dove nessuna verità sembra reggere e gli estremi si toccano. Per fortuna accanto a Romeo c'è Grazia, la ragazza con la pistola, qui al suo debutto ufficiale. .




Di "Lupo Mannaro" esiste anche un film
regia: Antonio Tibaldi
sceneggiatura: Carlo Lucarelli e Laura Paolucci
i protagonisti:
Gigio Alberti (Romeo, il commissario)
Maya Sansa (Grazia Negro)
Bruno Armando (Velasco, il serial killer)
Stefano Dionisi (ispettore della scientifica)