"L'ispettore Coliandro" è una serie televisiva per la regia
dei Manetti Bros che andrà in onda il prossimo
anno su Rai Due.
Coliandro Sigla
Story editor della serie è il famoso giallista
Carlo Lucarelli (infatti l'Ispettore Coliandro
è nato dalla penna dello scrittore bolognese
ed è il protagonista di numerosi suoi gialli);
interprete della serie il giovane attore
Giampaolo Morelli che sarà affiancato, per
ogni singolo episodio, da una diversa protagonista
femminile.
Al centro di questi gialli urbani, c'è la
figura dell'ispettore Coliandro, un investigatore
con tratti molto diversi dai tradizionali
poliziotti della fiction; solitario nel suo
lavoro e schivo, ma anche molto ironico ed
autoironico, si trova spesso nei guai ma
va sempre in fondo alle sue indagini.
Il primo episodio "Il giorno del lupo", che vede accanto a Giampaolo Morelli
Nicole Grimaudo, tratta del traffico di droga
e della collusione tra ambienti mafiosi e
giudiziari. Sceneggiatori di questo episodio
sono, oltre a Lucarelli, Giampiero Rigosi
e Umberto Contarello.
L'episodio "In trappola", con Cecilia Dazzi protagonista femminile,
è ambientato nel più grande quartiere dormitorio
della periferia bolognese caratterizzato
da una forte presenza della criminalità.
Gli sceneggiatori sono Maurizio Matrone e
Giampiero Rigosi.
In "Vendetta cinese", si parla della comunità clandestina
cinese di Bologna. La protagonista femminile
è Jacelyn Parry Iean (un'esordiente), mentre
lo sceneggiatore è lo stesso Lucarelli.
Con "Magia nera", infine, conosceremo la Bologna della
prostituzione e della criminalità clandestina.
Morelli in questo episodio viene affiancato
da Youma Diakite; gli sceneggiatori sono,
ancora una volta, Giampiero Rigosi e Stefano
Bises.
Oltre a Giampaolo Morelli, la serie è interpretata
da Veronica Logan, nel ruolo della Dottoressa
Longhi, sostituto procuratore alla Questura
di Bologna, ed Enrico Silvestrin, che interpreta
Trombetti, braccio destro di Coliandro.
"L'Ispettore Coliandro" è una produzione
Rai Fiction realizzata da Tommaso Dazzi per
Nauta Film.
Primo episodio: IL GIORNO DEL LUPO
Coliandro, un giovane poliziotto messo in
punizione allo spaccio della Questura di
Bologna, incontra per caso, nell'ufficio
del suo amico e collega Trombetti, una ragazza,
Nikita, che lo sta cercando per fargli vedere
qualcosa che la inquieta. Si tratta di una
grossa busta che Nikita (che fa la pony express)
deve consegnare e che si è aperta, dopo aver
subito un incidente in motorino, mostrando
il contenuto: un floppy disk e 250.000,00
euro in contanti. Coliandro pensa sia una
buona occasione per riscattarsi, tornare
alla Mobile e venir via dallo spaccio.
Coliandro capisce subito: si tratta di un
traffico di cocaina, e...
Secondo episodio: IN TRAPPOLA
Durante un'operazione di polizia contro la
mala del Pilastro a cui Coliandro partecipa
assieme agli altri agenti della Squadra Mobile,
Trombetti, durante un inseguimento nei sotterranei
di un palazzo, provoca la morte di un pregiudicato.
Accusato dal sostituto procuratore Longhi
di non aver agito secondo le procedure corrette,
viene incriminato per omicidio volontario
sulla base di alcuni elementi poco chiari.
Per esempio, Trombetti dice di aver sparato
due colpi in aria rispondendo ad un colpo
esploso contro di lui dal buio, ma di proiettili
sparati dalla sua pistola ce ne sono tre:
due nel soffitto e uno nel corpo di Piras,
che risulta invece disarmato. Inoltre, Trombetti,
prima di entrare in polizia, era stato amico
di Piras, che giura di non aver più incontrato
da allora nonostante ci siano testimonianze
e foto che li mostrano assieme qualche giorno
prima.
Davanti a questi elementi Trombetti viene
sospeso dal servizio e messo agli arresti
domiciliari e su di lui viene aperta un'indagine.
Coliandro è tormentato dal dubbio sulla colpevolezza
dell'amico...
Terzo episodio: VENDETTA CINESE
Mentre Coliandro si reca al lavoro in macchina,
ha uno strano incidente. Viene speronato
da una Vespa anni '50 giudata da Ho, un bambino
cinese che scappando gli lascia in mano un
documento di identità da cui risulta che
dovrebbe avere centocinquanta anni.
Cercando di ritrovare il bambino, Coliandro
inizia un'indagine che lo porta in un universo
sconosciuto, il mondo misterioso e oscuro
delle comunità cinesi, tra organizzazioni
che riciclano documenti di persone morte
e sepolte in catacombe sotterranee, gestiscono
ospedali fantasma e fabbriche clandestine
nel sottosuolo di Bologna.
Quarto episodio: MAGIA NERA
Joy, una prostituta nigeriana, viene trovata
uccisa nei dintorni di Bologna. Sembra un
tipico delitto maturato nell'ambiente della
prostituzione clandestina, ma c'è qualcosa
che non torna. Pochi giorni prima di essere
uccisa, Joy aveva detto alle amiche di avere
in mano qualcosa che l'avrebbe portata via
da quella vita, per poi mostrarsi, all'improvviso,
terrorizzata. E c'è anche un altro delitto,
un ex funzionario dell'ambasciata nigeriana
trovato a Bologna in un appartamento messo
a soqquadro da due uomini sconosciuti che
sembravano cercare qualcosa di importante.
La Squadra Mobile indaga e Coliandro insiste
per lavorare al caso poichè conosce il mondo
della prostituzione africana.
http://www.raifiction.rai.it/raifictionarticolo/0,,1981,00.html
Cast artistico
Coliandro: Giampaolo Morelli
Trombetti: Enrico Silvestrin
Dottoressa Longhi: Veronica Logan
Gargiulo: Giuseppe Soleri
Nikita (per "Il giorno del lupo"):
Nicole Grimaudo
Alessia (per "In trappola"): Cecilia
Dazzi
Sui (per "Vendetta cinese"): Jacelyn
Parry Iean
N'kiru (per "Magia nera"): Youma
Diakite
Cast tecnico
Story editor Carlo Lucarelli
Sceneggiatura Carlo Lucarelli - Giampiero
Rigosi - Umberto Contarello - Maurizio Matrone
- Stefano Bises
Regia Manetti Bros
Aiuto regia Alessandro Trapani
Organizzatore Alessandro Passadore
Direttore di produzione Stefania Balduini
Direttore della fotografia Sebastiano De
Pascalis
Operatore Emanuele Chiari
Fonico Marco Fiumara
Scenografia Pierluigi Manetti
Costumi Gaia Calderone
Trucco Francesca Lodoli
Montaggio Federico Maneschi
Produttore Rai Doriana Caputi
Una produzione Rai Fiction
Realizzata da Tommaso Dazzi per Nauta Film
Ufficio stampa NI.CO sas
Nicoletta Strazzieri e Vittoria De Iuliis
Intervista
http://guide.supereva.it/provini_ed_audizioni/interventi/2004/06/161382.shtml
CARLO LUCARELLI - RAIFICTION
'IL GIORNO DEL LUPO' DI CARLO LUCARELLI DIVENTA
UNA SERIE TV L’AUTORE: 'SCRIVERE GIALLI,
IL MIO LAVORO, IL MIO HOBBY'
Sono appena terminate le riprese del tv movie
"Il giorno del lupo" tratto dal
romanzo di Carlo Lucarelli, e l’autore è
già al lavoro per ideare altre storie che
sempre Rai Fiction produrrà dando luogo a
una collana di polizieschi imperniati sullo
stesso protagonista di questo primo lavoro,
l'ispettore Marco Coliandro. I cinque nuovi
soggetti, attualmente in fase di scrittura
e il cui editing è affidato alla cura di
Lucarelli, sono "Febbre gialla"
del medesimo autore, "Pilastro"
di Rigosi e Matrone, "Operazione Zero"
di Bises e De Mola, "Kiru" di Rigosi
e Bises e "Luce rossa" di Simi
e De Mola.
Diretto dai registi Manetti Bros, i fratelli
Antonio e Marco, apprezzati realizzatori
di videoclip, il “Giorno del lupo”, primo
film della serie destinata a Raidue, racconta
una storia ricca di colpi di scena, ambientata
a Bologna, nella quale l'ispettore Coliandro,
interpretato da Giampaolo Morelli, ha come
compagna e antagonista Nikita, una bella
ragazza che fa la pony express (Nicole Grimaudo).
E' una delle moltissime storie scritte da
Lucarelli, autore di gialli, racconti, programmi
televisivi, sceneggiature di film, testi
teatrali, fumetti, soggetti per videoclip.
L'ispettore Coliandro è un personaggio nuovo?
«No, già esisteva. Io l'avevo creato come
protagonista di un racconto che si chiamava
proprio "Nikita", un racconto poliziesco
all'americana, ma ambientato in Italia. Volevo
farne un personaggio un po' irreale, sul
tipo dell'ispettore Callaghan. Gli ho attribuito
tutti i difetti della polizia italiana, ma
anche tutti i pregi e ne è venuto fuori un
tipo onesto, ma abbastanza pasticcione, un
personaggio ironico, tutto sommato. Mi è
piaciuto e ne ho fatto uno dei protagonisti
di un altro romanzo, intitolato "Falange
armata", e poi l'ho fatto tornare ne
"Il giorno del lupo", la terza
volta. E adesso diventa protagonista di una
collana di sei fiction».
Che tipo è, ce lo può descrivere?
«E' un personaggio abbastanza forte, divertente,
un po' strano, pieno di lati positivi, essendo
un poliziotto che si batte per la giustizia,
però contemporaneamente anche di lati negativi.
Direi che è un personaggio simpatico, molto
ben definito».
I nuovi soggetti di che parlano?
«Sono molto diversi. "Febbre gialla",
è una storia sulla comunità clandestina cinese;
"Pilastro" racconta del più grande
quartiere dormitorio della periferia bolognese
che ha la più alta densità di criminalità;
"Operazione Zero" si svolge nell'ambiente
sommerso delle corse e delle scommesse clandestine
che prospera tra le ville della buona borghesia
bolognese; il tema affrontato da "Kiru"
è la Bologna della prostituzione e della
criminalità di colore; infine "Luce
rossa" si occupa del giro del porno
e dei video amatoriali sullo sfondo di un
Appennino fuori dal tempo».
Oltre a Coliandro, protagonista fisso, tornerà
anche la ragazza, Nikita?
«No, ce ne saranno altre. Coliandro ha sempre
a che fare con una ragazza, di solito un
personaggio che entra in scena in circostanze
sfortunate, quindi in ogni storia avrà accanto
una ragazza diversa. Però sarà sempre una
personalità femminile molto forte, con la
quale l'ispettore avrà un rapporto conflittuale
perché lei gli sarà immancabilmente contro».
Nello scrivere le sue storie come si muove
tra giallo, noir e poliziesco?
«Penso che ormai ci sia una tale contaminazione
tra le varie forme di questo genere che non
c'è bisogno di scegliere. Uno segue una storia
e poi questa assume le caratteristiche più
giuste per essere raccontata».
Lei punta tutto sulla parola: quella scritta
ma anche quella parlata. I suoi testi però
sono diventati cinema, televisione, radio,
teatro…
«Il fatto che ci siano altre forme di espressione
dipende dagli altri, non è una mia scelta.
E infatti, la mia storia tradotta in immagini
diventa un'altra storia, diversa da come
la vedevo mentre la scrivevo. Quel che è
certo è che io sono uno scrittore di libri
e resto uno scrittore di libri. Se dovesse
venire una legge che obbliga ciascuno a fare
una cosa sola, io farei il romanziere».
Quando ha scoperto di essere uno scrittore?
«Da ragazzino. A un certo punto un ragazzo
ha voglia di raccontare una storia, ha voglia
di sentirsela raccontare: questa storia non
c'è, la sa soltanto lui e allora comincia
a raccontarla. Questo è l'inizio, poi ognuno
sceglie il suo metodo, quello che ritiene
migliore. Se è un appassionato di lettura
come ero io, di italiano, di parole, di libri,
comincia a scriverla, come ho fatto io».
E quando ha capito d'aver imboccato la strada
giusta?
«Quando ci ho provato avevo quattordici anni,
mi ricordo, ma ho capito d'avere azzeccato
la scelta della vita quando mi hanno pubblicato
il primo libro, quindici anni dopo».
Qual è stato il primo libro?
«E' stato "Carta bianca", pubblicato
nel '90 da Sellerio».
Lei aveva trent'anni precisi, quel libro
era un giallo?
«Sì era un giallo, ambientato nel 1945, con
un poliziotto per protagonista».
Nel privato si comporta come un personaggio
dei suoi thriller, o è completamente diverso?
«In verità sono molto allegro. Poi vivo in
una regione che è particolarmente ricca di
occasioni di divertimento. A me piace stare
con la gente, con gli amici e mangiare, bere,
andare al cinema, sentire musica».
Qualche hobby?
«No, a parte la scrittura e tutto quello
che vi sta attorno, come leggere tantissimi
libri».
Questo è il suo lavoro però.
«E' vero, ma essendo un lavoro che mi piace
moltissimo è come se fosse un hobby».
Il programma "Blu notte" che lei
ha realizzato per Raitre è stato accolto
con grande favore. Qual è il segreto del
successo?
«Credo che funzioni il fatto che noi siamo
molto seri e molto documentati, e penso che
questo si senta. Non diciamo niente che non
sia documentato e che non riferisca un'ipotesi
contraria se si tratta di qualcosa non del
tutto certo. Poi credo che funzioni anche
la sua dimensione narrativa. Io sono uno
scrittore e quindi racconto fatti veri confezionandoli
con il montaggio e il taglio del romanzo.
La narrativa è sempre accattivante, dà sempre
delle emozioni».
Da cosa trae ispirazione per le sue storie?
«Soprattutto dalla realtà. Bisogna stare
attenti a quello che succede e poi farsi
la domanda fondamentale: che cosa accadrebbe
se...»
Ora cosa sta preparando?
«Oltre al “Giorno del lupo” e alle successive
storie della serie dell’Ispettore Coliandro
ho appena cominciato a scrivere un altro
libro. Mi ci vorrà un bel po' per portarlo
a termine. Non so se sarà un giallo o semplicemente
un romanzo tenebroso. E' ambientato in Eritrea
nel 1895, la battaglia di Adua. Avevo già
scritto qualcosa in passato su quelle vicende
e adesso mi è piaciuta l'idea di andare a
rileggere e a raccontare quel periodo coloniale
ormai tanto lontano».
|
|