"Indagine non Autorizzata" di Carlo Lucarelli
Originariamente uscita sulla collana
storica
Il Giallo Mondadori, come vincitore
del Premio
Tedeschi 1993
è stato in seguito ristampato da Hobby
&
Work
e Mondadori
tradotto anche in francese
"Indagine non Autorizzata"Il Giallo Mondadori 1993
"Indagine non Autorizzata" Hobby & Work (versione edicola
e libreria)
ha avuto varie ristampe con copertine sempre
diverse
La motivazione del PREMIO ALBERTO TEDESCHI
1993:
La Giuria del Premio Alberto Tedeschi, edizione
1993, composta da Grazia Maria Griffini,
Renato Olivieri, Enzo Russo, Gian Franco
Orsi e Lia Volpatti, riunitasi il giorno
20 settembre al ristorante l'Assassino di
Milano, ha deciso all'unanimità di assegnare
il Premio al romanzo
INDAGINE NON AUTORIZZATA di Carlo Lucarelli
con le seguenti motivazioni:
- per la trama, di solida struttura, densa
di risvolti umani;
- per l'originalità dell'ambientazione, per
aver saputo ricostruire l'atmosfera degli
anni '30, i piccoli tic quotidiani, i vezzi
di una classe dirigente servile, priva di
ideologia e di una fronda vanitosa e inconcludente;
- per i personaggi perfettamente aderenti
allo spirito dell'epoca, soprattutto nella
figura del vicecommissario Marino, l'investigatore
del romanzo, autentico e credibile travet
della giustizia;
- per la scrittura solida e compatta, senza
cedimenti e manierismi di cliché.
Indagine non autorizzata per l'ispettore
Marino, piccolo funzionario del commissariato
di Rimini. In una afosa estate degli anni
Trenta, su una spiaggia della riviera adriatica,
nelle vicinanze di una villa, viene rinvenuto
il cadavere di una donna, uccisa con un colpo
di pistola. Ma in quella villa c'è Lui, il
Duce, che riposa, gioca a tennis, nuota...
Così tutta la miserabile, piccola società
ufficiale della cittadina si mobilita per
compiacerlo, per chiudere frettolosamente,
in ongi modo, quel delitto tanto inopportuno,
in una Italia già chiusa alla cronaca nera,
che deve essere minimizzata. Anzi, ignorata.
Non è facile per Marino proseguire da solo,
di nascosto, rischiando il trasferimento,
o qualcosa di peggio, con l'aiuto di un reporter
antifascista e di un magistrato dissidente,
ignorando le disposizioni perentorie che
vengono dall'alto, in un'epoca in cui "gli
ordini sono ordini". Sarà un indagine
non autorizzata, sul filo del rasoio, che
porterà Marino a diretto contatto con l'entourage
del Duce, tra gerarchi e giovani rampanti
del Partito, eroi dell'Abissinia, dive dei
Telefoni bianchi; come pure tra gli ex squadristi
della malavita, della prostituzione e della
cocaina...
Un ottimo mistery, una perfetta ricostruzione
d'epoca e d'ambiente. Un premio più che meritato.
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