Giorgio Comaschi in Delitto a teatro
26 novembre - 8 dicembre 2002 Bologna, Teatro
Duse
da un'idea di Carlo Lucarelli
Chi meglio di Carlo Lucarelli, celebre giallista,
poteva ideare la trama di uno spettacolo
intitolato Delitto a Teatro?
Scritta da due appassionati di gialli, Giovanni
Gotti e Carla Catenacci, per la regia di
Franco Gervasio, la piéce sarà interpretata
da Giorgio Comaschi.
Promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna
e Ravenna, prodotto e distribuito dalla SOSIA
srl, Delitto a Teatro sarà rappresentato
in anteprima al Teatro comunale di San Giovanni
in Persiceto giovedì 14 novembre 2002, debutterà
al Teatro Duse di Bologna martedì 26 novembre
2002, per poi partire con una tournée che
toccherà diverse regioni d'Italia.
Lo spettacolo è stato reso possibile grazie
al contributo di ATC e del Coordinamento
Servizi Aziendali Industriali.

Cosa c'è di meglio di una rilassante e tranquilla
serata a teatro, dove sta per essere rappresentata
una nuova messa in scena dell'intramontabile
Amleto di Shakespeare?
E' quello che penseranno il Commissario Megré
(Giorgio Comaschi) e signora (Stefania Vanzini),
desiderosi di assistere alla rappresentazione
della tragedia shakespeariana interpretata
da una delle più rinomate compagnie del momento,
comodamente seduti in platea.
Ma la serata si rivelerà tutt'altro che rilassante:
a un quarto d'ora dall'inizio un black out
interromperà bruscamente lo spettacolo e
quando le luci si riaccenderanno la vittima
di un omicidio giacerà a terra con un pugnale
conficcato nel petto.
Toccherà al Commissario Megré prendere in
mano la situazione: aiutato dalla polizia
locale, rappresentata dal goffo e impacciato
Vicecommissario Rana (Maurizio Cardillo),
l'ispettore indagherà il mondo del teatro,
dominato da invidie, rancori, tradimenti
e ripicche, smascherando un gioco delle parti
in bilico tra finzione e realtà, tra "essere"
e "apparire".
Tra interrogatori e colpi di scena giungeremo
alla comprensione del complicato intreccio,
avvolto in un' atmosfera di grande suspance
che richiamerà il miglior Simenon e gli avvincenti
intrighi alla Christie.
Lo spettacolo evocherà il calore degli sceneggiati
degli anni Sessanta, in omaggio all'impareggiabile
Gino Cervi che ci portava per le strade di
una fredda ma affascinante Parigi.
Il cast sarà composto da una quindicina di
attori tra cui Enzo Robutti e Marco Cavicchioli,
divisi tra il palcoscenico e la platea, che
interagiranno con gli spettatori, chiamati
a partecipare alla soluzione del mistero.
Tutti i presenti saranno indiziati, tutti
possibili assassini, in un finale che ci
riserverà non poche sorprese.

Note di Regia
Tre attori navigati, quattro giovani debuttanti
usciti da una buona scuola di teatro e quattro
attori non professionisti formano l'eterogeneo
gruppo che interpreterà Delitto a teatro,
un testo nato da un'idea "giallesca"
di Carlo Lucarelli. Eterogeneo perché ha
riunito gente proveniente da diversi settori
che da qualche anno si è avvicinata al teatro,
già consolidato dalla precedente esperienza
dei gialli interpretati ne "La bottega
di Franco". Tutto questo pandemonio
umano, straordinario e pieno di sorprese,
non poteva che essere agglomerato da Giorgio
Comaschi, dodicesimo uomo in palcoscenico,
sempre molto attento alle qualità professionali
e umane dei suoi interlocutori. Quest'avventura
sembra essere partita in un clima di grande
serenità. Ho cercato, come sempre, di creare
la coesione necessaria per affrontare le
immancabili procelle, qualora si avvistassero
all'orizzonte. L'equipaggio, nonostante la
severità dell'impegno richiesto e l'intenso
lavoro a cui tutti sono non si è ancora ammutinato.
Francamente poteva anche accadere visto che
molti degli attori non lavorano quotidianamente
a teatro, dove si prova e si riprova la stessa
battuta o la stessa scena, tante e tante
volte. Ho avvertito che dopo ore e ore di
lavoro, la fatica si è fatta sentiremo questo,
ma questo stoico gruppo ha tirato diritto
e non ha mai rifiutato di donare, dopo l'ennesimo
"ancora una volta", pazienza ed
impegno. Per mandare in porto la nave di
questo spettacolo ci voleva un armatore affidabile,
e sento di poter dire che c'è stato. I timonieri,
da parte loro, hanno assicurato di essersi
sentiti a loro agio pur navigando in mari
così poco conosciuti. Resta da augurarci
di superare bene questa difficile prova sperando
che il pubblico si appassioni a questo spettacolo,
fatto di elementi essenziali, ma anche di
intense verità umane e professionali.
Franco Gervasio

Delitto al Teatro, giallo teatrale interattivo
ideato da Carlo Lucarelli, interpretato da
Giorgio Comaschi, scritto da Giovanni Gotti
e Carla Catenacci, per la regia di Franco
Gervasio, si è rivelato un successo. In scena
al Teatro Duse dal 26 novembre all'8 dicembre
2002, promosso dalla Fondazione del Monte
di Bologna e Ravenna, prodotto e distribuito
dalla SOSIA srl e sponsorizzato da ATC, lo
spettacolo ha registrato la presenza di 5.217
spettatori. Ogni sera 435 spettatori, per
esigenze dello spettacolo seduti solo in
platea (che ne contiene 460), si sono divertite
ad assistere alle indagini del commissario
Megré (Giorgio Comaschi), ai deliranti interventi
di Caterina (Valentina Grasso), ai quali
corrispondevano quelli spassosi di Tullio
Fioravanti (Enzo Robutti) e alle improbabili
soluzioni del caso proposte dal vicecommissario
Rana (Maurizio Cardillo). E ancora l'esilarante
monologo di Amedeo-Orazio (Marco Cavicchioli)
accompagnato dalle due guardie (Francesco
Torti e Filippo Fagotto) durante la scena
della ricostruzione del delitto; i pettegolezzi
della sarta Rina (Raffaella Bergamini); la
presenza un po' surreale della Regina Eleonora
(Silvia Magnani) e quella fiera di Elisa
- Ofelia (Francesca Cioffi); le osservazioni
dell'elettricista Freddy (Andrea Gherardi)
e di Louise Megré (Stefania Vanzini) che
si riveleranno decisive per risolvere il
mistero. Oltre ai numerosissimi applausi,
il pubblico ha espresso il suo apprezzamento
attraverso l'utilizzo dei gettoni che il
personale del Teatro Duse distribuisce all'inizio
di ogni spettacolo: ha votato il 55 dei presenti
dei quali il 91 (pari a 2.636 spettatori)
ha espresso un parere positivo, il restante
9 (pari a 285 presenze) ne ha espresso uno
negativo. Non solo. Anche in occasione dell'anteprima
al Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto
(14 novembre 2002) che accoglie 258 spettatori,
Io spettacolo ha registrato il tutto esaurito
in ogni serata della rappresentazione. Da
gennaio 2003 il commissario Megré e l'intero
cast partiranno per la tournée: dopo una
tappa a Cento (9 gennaio, Teatro Borgatti)
raggiungeranno la Puglia: lo spettacolo sarà
rappresentato a Bari, Putignano, Brindisi,
Taranto e Gallipoli.
Rassegna stampa:
Il Domani, Giovedì 14 Novembre 2002
Al Comunale l'opera scritta dall'attore con
Carlo Lucarelli.
Un commissario sul palcoscenico.
Da stasera Giorgio Comaschi in "Maigret
e il delitto a teatro".
È Giorgio Comaschi il primo "big"
della stagione teatrale del Comune di Persiceto,
che si apre nel nome del giallo. Oggi, domani
e dopodomani, nel settecentesco Teatro Comunale
recuperato alla prosa d'autore, va in scena
infatti l'anteprima nazionale di "Maigret
e il delitto a teatro", una pièce ideata
a quattro mani dallo scrittore di gialli
Carlo Lucarelli e dall'attore e giornalista
Giorgio Comaschi. Scritto da Carla Catenacci
e Giovanni Gotti, lo spettacolo, alla cui
realizzazione il Comune partecipa nella veste
di produttore, inizia stasera alle 21 e sarà
replicato alla stessa ora fino a sabato.
La rappresentazione, interpretata da Comaschi
ed Enzo Robutti, riserverà al pubblico molte
sorprese sia dal punto di vista narrativo
che dell'ambientazione; l'intero teatro,
platea inclusa, diverrà il luogo d'azione
del commissario Maigret impegnato nella risoluzione
di misteriosi casi. Insieme ai due protagonisti
saranno sul palcoscenico Stefania Vanzini,
Marco Cavicchioli, Maurizio Cardillo, Angela
Baraldi, Andrea Gherardi e Raffaella Bergamini.
I biglietti saranno disponibili in prevendita
oggi e domani dalle 18-19 e il 16 novembre,
dopodomani dalle ore 20. "Maigret e
il delitto a teatro" è il secondo appuntamento
del cartellone teatrale 2002/2003 di TTTXTE,
"Tre teatri per te", promosso dai
Comuni di Crevalcore, San Giovanni in Persiceto
e Sant'Agata Bolognese in collaborazione
con l'assessorato alla cultura della Provincia
di Bologna. In un'unica programmazione di
qualità sono riuniti generi e interpreti
diversi, un'offerta ricca e articolata per
soddisfare le richieste di un pubblico sempre
più attento ed esigente. Mantenendo tuttavia
le caratteristiche specifiche di ogni singola
stagione comunale. Nella fattispecie Persiceto
privilegia da tempo il genere comico di qualità,
la satira e i testi ispirati alla letteratura
popolare.
Daniele Di Stefano
L'Unità, Venerdì 22 Novembre 2002
Duse, Comaschi e Lucarelli portano il "delitto
a teatro".
Chissà come andava a lavorare II commissario
Maigret? Di sicuro non in limousine. Più
probabile con i mezzi pubblici. Qua siamo
a Bologna e Maigret è un po' figlio di Simenon
e un po' di Gino Cervi. Allora, signore e
signori, tutti in autobus, perché, complice
l'Atc, lo spettacolo 'Delitto al teatro'
con Giorgio Comaschi per la regia di Franco
Gervasio, dal 26 novembre all'8 dicembre
al teatro Duse È li che nascerà. Un commissario,
Megré alias Comaschi - si, si scrive come
si pronuncia - salirà dalla stazione sulla
Navetta C, alle 20.30 in punto. Basta munirsi
di biglietto e chi vorrà potrà intrattenersi
con lui fino a teatro, dove il protagonista,
in vacanza con sua moglie (Stefania Vanzini),
andrà a gustarsi un Amleto, Ma la tragedia
shakesperiana ben presto si trasformerà In
giallo. Una vittima giacerà a terra con un
pugnale conficcato. Il colpevole potrebbe
essere chiunque, dal direttore del teatro
all'ultimo spettatore del loggione, e starà
a Megré, coadiuvato - o forse è meglio dire
disturbato, vista la goffaggine - dal suo
vice Rana (Maurizio Cardillo), risolvere
l'intrigo. Lo spettacolo, racconta Comaschi,
è nato da 'Inviti a cena con delitto', una
serie di serate alla Bottega di Franco. Da
li sono state scritte delle trame. Qui io,
a parte i baffi, ho ben poco di Maigret;
non mi permetterei di imitarlo. Il lavoro
è un omaggio deferente a Cervi". Di
cui si celebra il centesimo anniversario
dalla nascita. La trama, sviluppata da Giovanni
Gotti e Carla Catenacci che nella vita, tengono
a precisare, fanno tutt'altro, è nata dall'idea
originale di Cario Lucarelli, intervenuto
anche "come tecnico, per fare tornare
le cose". Non è stato facile per lo
scrittore lavorare a questo spettacolo, "mi
sono confrontato con dei colossi: Simenon
e Cervi. Poi, costruire intorno a Maigret
è peggio che scrivere di Napoleone, almeno
lui è morto. Lucarelli non aggiunge altro,
"altrimenti che giallo sarebbe?".
Avvertiamo però che parte dei tredici attori
sarà in sala e il pubblico, tra un interrogatorio
e vari colpi di scena, sarà coinvolto. Quanto
alla provenienza degli attori, alcuni sono
professioni navigati, altri freschi di scuola
di recitazione, altri ancora dilettanti.
E sarà forse per tanta eterogeneità ardua
da combattere che il regista Gervasio si
è meritato l'appellativo d'allenatore del
Chievo'. Lo spettacolo è promosso dalla Fondazione
Del Monte di Bologna e Ravenna ed ha il contributo
dell'Atc e del Coordinamento Servizi Industriali.
Pina Rielli
Il Resto del Carlino, Venerdì 22 Novembre
2002
Lo spettacolo di Giorgio Comaschi (in scena
dal 26) ha un prologo alla stazione.
Maigret diventa Megré.
Si scrive e si legge Megré e con il suo quasi
omonimo ha in comune i baffi e il mestiere
di Commissario. A interpretarlo è un frizzante
Giorgio Comaschi, protagonista, insieme ad
un cast definito "eterogeneo ma appassionato",
di Delitto a Teatro, commedia noir davvero
"interattiva", in prima nazionale
al Duse dal 26 novembre all'8 dicembre, ideata
dal giallista Carlo Lucarelli. Sceneggiatori
anche Giovanni Gotti e Carla Catenacci, rispettivamente
assicuratore e commercialista ma prestati
alla drammaturgia giallistica con ottimi
risultati. La regia è di Franco Gervasio,
produzione Sosia srl. Lo spettacolo ha un
prologo alla stazione Fs, alle 20.30 (domenica
alle 15) dove Megré e signora (Stefania Vanzini)
salgono sulla navetta C, pagano il biglietto,
e si recano al Duse dove siederanno in prima
fila. Il sipario si apre su un classico shakespeariano,
Amleto, interpretato da valenti allievi della
scuola di teatro Galante Garrone. Ed ecco,
improvvisamente, il delitto. "Megré-
spiega Comaschi- si sentirà in dovere di
intervenire, in attesa che arrivi il vicecommissario
locale, Rana, alias Maurizio Cardillo, che
si rivela un perfetto cretino. La platea
è disseminata di attori, ma per risolvere
il caso avrò anche bisogno delle testimonianze
del pubblico vero". Gli attori sono
in parte professionisti, come Cardillo, Enzo
Robutti e Marco Cavicchioli, in parte, oltre
agli allievi, dilettanti che, però, hanno
già dato prova di sé alle performance di
Megré-Comaschi nelle "cene con delitto"
realizzate al ristorante La Bottega di Franco.
È lì, infatti, che Lucarelli è rimasto colpito
e ha offerto la propria collaborazione. "Intervengo
in qualità di tecnico- racconta lo scrittore-
per costruire una trama con tutti i crismi
del giallo adattabile al teatro. Non è stato
facile: è inevitabile infatti il confronto
con il Maigret di Simenon e quello incarnato
da Gino Cervi". E, anche se Comaschi
precisa di non voler assomigliare a Cervi,
l'allestimento è un omaggio all'indimenticato
attore bolognese, proprio nel teatro che
lo vide spesso sul palco e che, per primo,
dopo la sua morte, volle ricordarlo. La fondazione
del Monte, con il contributo di Csai e Atc,
ha promosso lo spettacolo. Atc dà così un
assaggio di una prossima collaborazione con
il Duse, che si realizzerà a gennaio con
un servizio permanente di trasporto tra Stazione,
il teatro di via Cartoleria e il parcheggio
Staveco.
Luciana Cavina
Il Domani, Venerdì 22 Novembre 2002
Anche gli spettatori in sala saranno fra
i sospettati del delitto.
"Megrè" in scena.
Giorgio Comaschi nei panni dell'investigatore.
"Delitto al teatro" al Dehon.
All'inizio c'è un autobus che porta il commissario
Megrè a teatro per vedere l'Amleto. Di cosa
succeda poi in Delitto al teatro, lo spettacolo
che Giorgio Comaschi mette in scena al Teatro
Duse da martedì prossimo fino all'8 dicembre
(la replica più lunga fuori abbonamento per
il teatro di via Cartoleria), non si sa molto
e il seguito si può solo intuire: senz'altro
un delitto e poi le indagini, gli interrogatori,
i sospetti. Tra un colpo di scena e una resa
dei conti, Megrè ("si scrive come si
legge" assicura Comaschhi), da semplice
spettatore diventa protagonista attivo delle
indagini, insieme a tutto il pubblico. Tutti
sono sospettati dell'omicidio "gli spettatori,
chiamati anche a risolvere il mistero, gli
attori, gli addetti alla sicurezza, le maschere
e persino il direttore Marco Montanari"
elenca "minaccioso" Comaschi. Lo
spettacolo, che si svolge in sala a luci
accese, riprende la formula già collaudata
tra i tavoli della Bottega di Franco dove
Comaschi da anni mette in scena con attori
dilettanti, le "cene con delitto"
pensate dalla moglie Carla Catenacci (nella
vita commercialista) e da Giovanni Gotti
(di professione assicuratore). Per scrivere
il testo teatrale, Catenacci e Gotti si sono
rivolti questa volta a Carlo Lucarelli che
ha prestato la propria penna "in qualità
di tecnico del giallo" per strutturare
la trama su cui non si sbottona, "neanche
sotto torutura". Del Maigret di Cervi,
a cui Delitto al Teatro è dedicato, solo
qualche traccia, i baffi e la pipa da tenere
in tasca, poi le atmosfere che Lucarelli
ha "rubato" allo sceneggiato anni
Sessanta, e quel tocco "di noir psicologico
per cui il commissario guarda qualcuno in
faccia e capisce che è il colpevole".
Di inedito, oltre alla formula per raggiungere
il teatro (con la navetta C che dalla stazione
alle 20:30 porta fino al Duse e che da gennaio
diventerà servizio fisso prolungando la corsa
fino al parcheggio Staveco) c'è la compagnia,
"una scommessa" secondo qualcuno,
da segnalare per l'etereogeneità del gruppo
che vede i giovani della Galante Garrone
affiancare attori professionisti ma anche
dilettanti, un piccolo "Chievo"
allenato da Franco Gervasio. Promosso dalla
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna,
prodotto e distribuito da Sosia srl e reso
possibile dai contributi di Atc e Coordinamento
Servizi Aziendali Industriali, lo spettacolo,
dopo l'anteprima a San Giovanni in Persiceto
di qualche giorno fa e il debutto bolognese,
partirà per una piccola tournée che toccherà
cinque regioni d'Italia.
Irene Bisi
Il Resto del Carlino, Martedì 26 Novembre
2002
Questa sera la prima del "Megrè"
di Giorgio Comaschi.
Omicidio a teatro.
E' una fredda serata d'inverno e voi state
assistendo, comodamente seduti sulle poltrone
rosse del Teatro Duse, al primo atto dell'"Amleto"
di Shakespeare: una storia antica che tuttavia
comunica sempre emozioni e sentimenti attuali…
Eppure, improvviso, un black out manda all'aria
tutte le vostre aspettative per la serata:
nel breve spazio di alcuni secondi di buio,
si compie un omicidio. Al riaccendersi delle
luci, l'attore che stava interpretando la
parte di Amleto si trova riverso sul palcoscenico,
privo di vita. Con vostra buona pace, si
fa inaspettatamente avanti niente di meno
che il commissario Megrè, presente in sala
accompagnato dalla moglie Louise. Un sospiro
di sollievo? Non proprio: Tutto questo accade
da questa sera (fino all'8 dicembre) nella
commedia gialla intitolata "Delitto
a teatro", scritta da Giovanni Gotti
e Carla Catenacci e ideata da Carlo Lucarelli.
Lo spettacolo, promosso dalla Fondazione
del Monte di Bologna e Ravenna, prodotto
e distribuito da Sosia srl, è interpretato
da Giorgio Comaschi e Enzo Robutti, Maurizio
Cardillo, Marco Cavicchioli. In scena anche
(in ordine alfabetico) Raffaella Bergamini,
Cristiano Caldironi, Francesca Cioffi, Andrea
Gherardi, Valentina Grasso, Silvia Magnani,
Filippo Pagotto, Francesco Tonti, Stefano
Vanzini. Allestimento scenico e musiche a
cura di Franco Gervasio. Regia di Franco
Gervasio.
Il Resto del Carlino, Martedì 28 Novembre
2002
Parlate pure: indaga Megré
Bologna - È d'impronta tipicamente bolognese
questo Delitto al teatro Duse che si replica
fino all'8 dicembre nella sala omonima. Non
solo per il riferimento ad essa, visto che
il titolo cambierà ovviamente a seconda dell'ambientazione.
Bolognese lo è per fauna e clima, e per le
abitudini che richiama. Nasce infatti dall'uso
di inscenare commedie poliziesche davanti
ai commensali di un ristorante cittadino,
mescolando attori e avventori: anima di questi
inviti a cena con delitto è sempre stato
Giorgio Comaschi, con i baffi a manubrio
e la erre moscia di Hercule Poirot. Portare
la situazione in un teatro, giocando (a digiuno)
sugli scarti verità-finzione e palcoscenico-platea,
è stato il passo successivo. In cui, immaginando
(nella foto) che proprio al Duse venga fatto
secco da un coltello vagante il protagonista
dell'Amleto durante un black out, la componente
stracittadina ritorna visto che in prima
fila di platea siede con signora il commissario
Megré e non Maigret; cioè lo stesso Comaschi
che rende omaggio al bolognese Gino Cervi
cercando di rifarne l'eloquio bonario, ruminante.
Su e giù per la platea, dalla quale si alzano
a comando altri attori camuffati da pubblico,
e coinvolgendo peraltro con forse eccessiva
discrezione gli spettatori veri, Megré risolverà
l'enigma dell'Amleto infilzato. Reso atto
a Comaschi della sua indiscutibile simpatia,
basterà dire che il copioncino di Gotti e
Catenacci ha, visti i presupposti, basse
pretese poliziesche ed è poco più di un pretesto.
Perché non fare invece del pretesto un copione?
Si pensi a Paolino Rossi e alle sue serate
di delirio organizzato: c'è un canovaccio
di partenza, ma poi gli attori inventano
a seconda della serata e tirano in ballo,
dandogli però molta corda, i personaggi più
promettenti della platea. Qui, nell'ora e
un quarto purtroppo un po' prevedibile, il
difetto forse è proprio quello di alludere
a uno spettacolo "finito" e persino
curato (regìa di Franco Gervasio) come dimostra
la seriosità di quella scena di Amleto iniziale,
imprudentemente lunga visti gli interpreti.
Per il resto, esilaranti gli scatti del sempre
ineffabile Enzo Robutti, da noi amato; con
l'imbranato Rana di Cardillo e i felici tic
attorici di Cavicchioli.
s. c.
Il Quotidiano di Foggia, 07 Gennaio 2003
Delitto al Teatroteam: Giorgio Comaschi sabato
11 e domenica si trasforma in Megrè.
Una serata all'insegna del puro giallo.
Bari - Cosa c'è di meglio di una rilassante
e tranquilla serata a teatro, dove sta per
essere rappresentata una nuova messa in scena
dell'intramontabile "Amleto?" E'
appunto quello che pensano il Commissario
Megrè, meglio dire Maigret, e la moglie,
Louise desiderosi di vedere la tragedia Shakespeariana
interpretata da una delle più stimante e
rinomate compagnie del momento, ma la serata
si rivela tutt'altro che rilassante: dopo
neanche un quarto d'ora un black out interrompe
bruscamente lo spettacolo, e quando le luci
si riaccendono Edoardo Rivaberni giace a
terra con un pugnale conficcato nel petto.
Toccherà al famoso Maigret prendere in mano
la situazione: aiutato dalla polizia locale,
rappresentata dal goffo e impacciato Commissario
Rana, il nostro acuto protagonista s'immergerà
nell'universo del teatro e degli attori,
dominato da invidie e rancori, gelosie e
paure, arrivando a smascherare dietro l'immagine
di serenità e amicizia che il gruppo di attori
ostenta, una realtà fatta di tradimenti e
ripicche, dove nessuno è come appare. Tra
interrogatori e colpi di scena, tra attori
veri e involontari, si arriverà poi alla
soluzione del mistero, con atmosfere che
richiamano il miglior Simenon, con tocchi
alla Christie, grazie anche alla maestria
e all'abilità inventiva e scrittoria del
grande giallista Carlo Lucarelli. Gli attori
oltre a Comaschi ricordiamolo sono: Maurizio
Cardillo, Enzo Robutti, Marco Cavicchioli,
Andrea Gherardi, Cristiano Caldironi, Francesco
Tonti, Filippo Pagotto, Stefania Vanzini,
Valentina Grosso, Francesca Cioffi, Silvia
Magnani, Raffaella Bergamini. Regia di Franco
Gervasio. È un'opera interattiva (adattabile
di volta in volta al teatro in cui è rappresentato,
dato che il titolo cambia a seconda del luogo
di rappresentazione, questa volta è di scena
il Teatroteam), in cui uno spettacolo ne
contiene un altro e dove gli spettatori si
trovano a partecipare direttamente alla soluzione
del mistero. Il palcoscenico, dove rappresentato
l'Amleto e la platea, dove si confondono
con il pubblico. Tutti sono indiziati, tutti
possibili colpevoli, tutti coinvolti in questo
gioco. Il Commissario Maigret come atto d'amore
nei confronti del grande Gino Cervi. Da non
perdere.
Felisca
Informazioni Ufficio stampa Tel. 051 343830
Giusy Checola info@sosianet.it Tel. 051 343830-
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Biglietteria Tel. 051 226606 Prenotazioni
on line www.alinet.it/duse
Giorgio Comaschi in Delitto a Teatro 26 novembre
- 8 dicembre 2002 Teatro Duse Via Cartoleria
42, Bologna Tel. 051 226606 da un'idea di
Carlo Lucarelli scritto da Carla Catenacci
e Giovanni Gotti regia di Franco Gervasio
con Giorgio Comaschi - Maurizio Cardillo
- Marco Cavicchioli - Enzo Robutti - Andrea
Ghepardi - Raffaella Bergamini - Stefania
Vanzini - Cristiano Caldironi - Francesca
Cioffi - Silvia Magnani - Francesco Tonti
- Filippo Pagotto - Valentina Grasso
Carlo, come è nato questo progetto?
Sono stato chiamato da questo gruppo, che
aveva già fatto esperienze di teatro interattivo,
per offrire una mia consulenza tecnica e
dare allo spettacolo un'ossatura da giallo.
Da spettatore, come lo hai vissuto?
Mi è piaciuto molto, è coinvolgente e gli
attori sono bravissimi. L'interazione con
il pubblico è garbata e non invadente.
Ma cosa accade in scena?
C'è qualcuno che viene ucciso, le porte vengono
per così dire "sigillate" e tutti,
anche gli spettatori, diventano sospettati.
Noi, ovviamente, sappiamo chi è l'assassino....
Hai fatto già esperienze in campo teatrale?
Dall'85 scrivo testi, soprattutto commedie,
per la "Compagnia delle feste"
di Mordano, un gruppo amatoriale del paese
dove vivo. Un aspetto di me che pochi conoscono.
E' un'esperienza molto divertente, fatta
con attori non professionisti.
Quanto ti è servito tutto questo per lavorare
a "Delitto a teatro"?
Molto. Io non seguo tanto modelli teatrali,
piuttosto mi rifaccio a Simenon e al giallo
letterario. L'esperienza pratica nel teatro
amatoriale è stata fondamentale per concepire
un lavoro per il palcoscenico.
Hai mai adattato qualche tuo giallo per il
teatro?
E' sucesso con "Via delle oche",
che è andato in scena al Teatro delle Moline
di Bologna.
http://www.apriteilsipario.it/archivio/panoramica02-03/schede/sch215.htm
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