"La Lettera" in "Caro amore ti scrivo...
corso di scrittura per chi ama" a cura
di Chicca Gagliardo e Guido Spaini (Mondadori
1998) - pp. 160 - ISBN: 9788804435884
"Caro amore, ti scrivo" intende
insegnarci, in modo ironico e divertente,
come scrivere una lettera d'amore,
affiancando
alla parte didattica numerosi esempi
d'autore.
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contiene
La lettera di Carlo Lucarelli
Senti … ho provato a scrivere tutto
quello
che c’e’ tra me e te , tutto quello
che penso
, che provo , che sento, che spero
, che
giuro, che voglio , che imbroglio,
che credo
di aver capito, che so di non aver
capito
e che comunque che.
Poi ho tolto tutto quello che non e’
essenziale,
tutto quello che fa paura, tutto quello
che
non e’ sincero, tutto quello che non
e’ vero,
tutto quello che non importa, tutto
quello
che non conta, tutto quello che puo’
essere
frainteso, conteso, mistificato, dimenticato,
perso : insomma tutto quello che.
Alla fine e’ rimasto questo : sono
felice
quando sei felice, sono triste quando
sei
triste. E quando non ci sei mi manchi.
Un bacio
(indecente)
(naturalmente)

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Mia cara, ti scrivo magari in versi
"Mia cara, perché vuoi che ti
scriva?
Abbiamo il telefono, il telefonino,
il fax
e poi c' è anche la voce quando ci
incontriamo...
Io dubito di saperlo fare. Vedi, la
nostra
mano, per le lettere d' amore, è diventata
quello che i clinici chiamano un arto
fantasma".
E' Giuseppe Pontiggia che scrive parole
d'
amore sull' acqua: la sua lettera era
tra
quelle esposte in una rassegna a Belgioioso,
l' aprile scorso, il più crudele dei
mesi.
In tutto cinquanta scritti d' autore
- da
Vincenzo Consolo a Aldo Nove, da Roberto
Pazzi a Alda Merini - raccontavano
storie
di solitudine, di incontri folli e
mancati,
di speranze scritte nelle forme di
un iperrealismo
sincopato o come in una sequenza di
spot
pubblicitari, con disincanto ostentato,
o
in modo candido e surreale, o anche
puntando
sul registro comico. Un fiume di parole
d'
amore: secche, aride, dure, sdolcinate,
romantiche,
rabbiose. Con indubbio tempismo, alla
soglia
di un San Valentino che se incoraggia
il
chiacchiericcio sui sentimenti non
riesce
a rimuoverne la gelida assenza, esce
da Mondadori
questo Caro amore, ti scrivo... (pagg.
190,
lire 20.000), firmato dalla giornalista
Chicca
Gagliardo e da Guido Spaini, l' artefice
entusiasta di Belgioioso. I due autori,
dopo
un' introduzione nel segno del divertissement
aneddotico sulla scrittura amorosa
e sui
suoi protagonisti più noti, tanto appassionatamente
imbranati, come del resto tutti gli
innamorati
o presunti tali, mettono insieme venti
di
quelle lettere che assai piacevolmente
si
rileggono. Almeno una - dell' ottimo
giallista
Carlo Lucarelli - è rivelatrice della
indicibilità
dell' amore, e però anche della sua
sostanza
semplice, assolutamente elementare.
E' una
lettera scritta in versi: "Senti...
/ ho provato a scrivere tutto quello
che
c' è tra me e te, / tutto quello che
penso,
/ che provo, / che sento, / che spero,
/
che giuro / che voglio, / che imbroglio
/
che credo di aver capito, / che so
di non
aver capito / e che comunque che. /
Poi ho
tolto tutto quello che non è essenziale,
tutto quello che fa paura, tutto quello
che
non è sincero, / tutto quello che non
è vero,
/ tutto quello che non importa, tutto
quello
che non conta, / tutto quello che può
essere
frainteso, / conteso, / mistificato,
/ dimenticato,
/ perso: /insomma, tutto quello che.
/ Alla
fine è rimasto questo: / sono felice
quando
sei felice, / sono triste quando sei
triste.
/ E quando non ci sei: / mi manchi.
/ Un
bacio / (indecente) / (naturalmente)".
Lu. Si. da
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/02/13/mia-cara-ti-scrivo-magari-in-versi.html
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