"Autosole" (Rizzoli 1998)
qui anche nelle versioni tedesche della Piper
"Autostrada"
e nella versione tascabile italiana € 9.50
(Rizzoli Sintonie, settembre 2003)
e nella versione della collana Rizzoli 24/7
(2006) - pp. 120 - € 10,00
originariamente intitolato "Feuilleton"
e apparso a puntate su "L'Unità"
era composto da raccontiniaccontini pubblicati ogni giorno nel mese
di agosto 1997 (1 agosto 1997 - 31 agosto 1997) su "L'Unità" in prima pagina
la versione riveduta e corretta è stata successivamente
pubblicata in un volume intitolato "Autosole"
Rizzoli - alcuni di questi racconti sono
stati pubblicati dalla casa editrice Mobydick
in un libretto con CD intitolato "Autostorie".
Dovendo sostituire Michele Serra nel
presentare
giornalmente un intervento sulla prima
pagina
del giornale, Carlo Lucarelli si è
impegnato
in una corsa contro il tempo: ogni
racconto
non era pronto che poco prima di andare
in
stampa. Altro che thriller!
"L'Autostrada diventa un serpente
dalle
scaglie fitte, che lentamente si allunga,
si stende, abbagliante di riflessi,
e attende,
immobile, sotto il sole, respirando
piano
al ritmo roco dei motori accesi."
"Carlo Lucarelli ha fotografato in modo
esemplare la nevrosi da autostrada."
La Repubblica
DAL RISVOLTO DI COPERTINA
(conversazione tra Alessandro Baricco e Carlo
Lucarelli):
Lucarelli?
Sì.
Ciao.
Ciao.
Mi chiedevo: ma quanto ci hai messo a scrivere
'sto libro
Non so. Era estate, e l'"Unità"
mi aveva incastrato a fare un raccontino
ogni giorno per sostituire Serra, era in
ferie, e allora avevano bisogno di un raccontino
al giorno. Ci ho messo poco tempo, ogni giorno,
tutti i giorni. Anche a Ferragosto che poi
ho scoperto dopo che nemmeno facevano il
giornale, quel giorno lì.
Sono tutte storie ambientate in una coda
micidiale sull'autostrada.
Sì.
Ti è venuta l'idea una volta che sei cascato
in una coda del genere?
Io VIVO in una coda del genere. Viaggio molto,
ci sono molte code, io vivo nelle code.
Ogni racconto è un personaggio, e in un certo
senso una vita.
Sì. L'hai letto Scerbanenco?
No.
Beh, è un po' come Scerbanenco, tutta una
vita in cinque minuti, a me piace Scerbanenco.
Qual è il racconto che ti piace di più?
Di Scerbanenco?
No, tuo, un racconto di questo libro.
Mi piace la storia del bambino con la pistola.
Anche a me.
Quella mi piace.
E ce n'è una che non ti piace niente?
No, quelle che non mi piacevano le ho tolte.
Secondo te quanto ci deve mettere un lettore
a leggere un libro come questo?
Bella domanda. Non so.
Prova.
Non so, un'ora, qualcosa come un'ora. Però
magari poi dovrebbe rileggerlo. Ci sono molte
cose che non sono quasi dette, che scopri
dopo. Mi ricordo che quando l'ho scritto,
questo libro, stavo molto attento a non dire
le cose più che a dirle.
Secondo te è un bel libro?
Sì, a me piace, è una raccolta di racconti,
insomma, è quello che è, ma a me piace. Lo
consiglio.
Grazie.
Ciao.
Ciao.
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